Possiamo dire di essere arrivati al termine delle nostre lezioni di anatomia riguardanti il nostro apparato gastroenterico.
Abbiamo fatto un giro all’interno del nostro apparato gastrointestinale, abbiamo visto com’è fatto, quali sono i sintomi, i cofattori, i farmaci che purtroppo non curano ma eliminano solo il sintomo e quindi non ci resta che capire le origini del problema, cioè cosa causa il reflusso, la bolla gastrica ed i problemi intestinali.
Uno degli elementi che è presente in moltissimi pazienti è l’ansia che partecipa per accentuare i disturbi gastrici, possiamo quindi asserire che il problema nasce sull’asse intestino-cervello e di conseguenza li dovremo curare entrambi contestualmente.
Il più delle volte il problema principale nasce nel nostro microbiota che è la cosiddetta flora batterica intestinale composta da oltre 2 kg di batteri commensali circa 100.000 miliardi suddivisi in 1.000 specie diverse di microorganismi che vivono in simbiosi con il nostro organismo.
Questi batteri ci aiutano a digerire determinati cibi che per noi sarebbero indigeribili oltre che a sintetizzare alcune vitamine e assorbire alcuni minerali.
Ci fa anche da barriera protettiva difendendo l’interno dall’esterno ed impedendo alle sostanze potenzialmente pericolose di venire in contatto con il nostro organismo.
Circa il 70% del nostro sistema immunitario ha sede nel nostro intestino e collabora con il nostro microbiota, questo spiega come mai quando la nostra flora batterica è compromessa anche il nostro sistema immunitario va in crisi.
Nel nostro intestino ha anche sede il nostro sistema nervoso enterico costituito da numerose cellule nervose e che viene chiamato secondo cervello per la somiglianza con il primo.
Esiste poi un’interazione bidirezionale tra il cervello e il microbiota dove si condizionano a vicenda e dove lo stress emozionale altera il microbiota e un’infiammazione intestinale altera le neurotrasmissioni cerebrali.
Quasi sempre alla base dei problemi intestinali e gastroenterici troviamo un disequilibrio del microbiota che innesca una disbiosi quindi la cura corretta sarà quella antinfiammatoria per eliminare il rischio di cronicizzarle e farle diventare i nostri killer silenziosi.
Purtroppo correndo dietro ai sintomi tra i tanti farmaci inutili che ci prescrivono uno si dimentica di curare il vero problema che peggiora, si cronicizza e da vita ad altre patologie.
La disbiosi quindi può essere responsabile del gonfiore addominale, diarrea alternata a stipsi, flatulenza e meteorismo, malessere generale, digestione lenta, eruttazioni, reflusso, gola che brucia e afte in bocca.
Quindi per curare la disbiosi non bisogna solo sopprimere questo elenco di sintomi ma seguire una terapia in grado di ripristinare il microbiota e un’azione antinfiammatoria in grado di ridurla riportando le nostre cellule in omeostasi.
Nelle prossime lezioni vedremo come…
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